La borghesia a Solbiate Arno inizia  a farsi strada quando ex agenti di grandi proprietari terrieri cominciarono ad acquisire le terre dei nobili assenteisti, nel XVIII-XIX secolo. Allora, cittadini non nobili (per lo più contadini arricchiti) ebbero accesso agli organi di governo locali (Deputazioni) costituiti dalle riforme teresiane.

Nell’Ottocento, dato che la terra era poco generosa dal punto di vista agricolo, si rese necessario uno sviluppo industriale che ebbe come protagonisti i piccoli proprietari locali.  A questi si aggiunse, nel settore dei “servizi” una classe media nutrita di medici, insegnanti, impiegati.

Lo sviluppo partì dai laboratori artigiani dei fabbri che potevano contare sulla risorsa rappresentata dalle acque del torrente Arno.

Tra la prima e la seconda guerra mondiale si ebbe la fondazione di industrie metallurgiche e meccaniche che furono beneficiarie di commesse statali.

Nel dopoguerra sorsero invece molte piccole e medie imprese, fondate da operai specializzati che, rimasti disoccupati, si reinventarono una attività, o da giovani ex allievi di istituti tecnici.

Di seguito,  alcuni esempi di industrie “storiche” a Solbiate Arno, ancora esistenti.

Due di queste sono nate prima della Seconda guerra mondiale, la terza nel dopoguerra, secondo due diversi meccanismi: la nascita come officina di sostegno alla produzione agricola, il beneficio delle commesse statali e poi uno sviluppo autonomo, nel primo caso; nel secondo caso, lo sfruttamento di esperienze di scuola professionale e il beneficio di un inizio in una zona di già vasta produzione industriale.

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